L’adolescenza segna l’inizio di un intenso passaggio, sia fisico che psicologico, tra l’infanzia e l’età adulta.
L’adolescente è allo stesso tempo un bambino e un adulto, ma in realtà non è più un bambino e non è ancora un adulto. La domanda più importante che si pone è: “Chi sono io?”, nella continua ricerca di sè, e nelle trasformazioni delle relazioni con gli altri.
Il cambiamento del corpo in primis impone una trasformazione globale e mette in moto un processo lento e complesso che coinvolge sia l’immagine e la rappresentazione di sé che le relazioni con le persone emotivamente significative. Cambia il pensiero, la percezione di se stessi, ci si confronta con ciò che si vorrebbe essere, cambia la visione del mondo, ci si interroga sul futuro.
E’ un processo che continua anche negli anni successivi e che porta con sé tanti interrogativi relativi al chi sono, dove andrò, cosa farò, con chi sarò, e che comporta oscillazioni tra spinte progressive e regressive, tra movimenti in avanti e indietro, tra momenti di entusiasmo ed euforia e altri di insicurezza e incertezza.
La maggior parte dei ragazzi riesce ad attraversare il processo adolescenziale e della giovane età adulta con sufficiente serenità e fiducia, pur con i fisiologici alti e bassi. A volte invece questo passaggio può essere vissuto come fonte di ansia, di eccessive tensioni e insicurezze.
Il disagio giovanile si può manifestare attraverso comportamenti quali ritiro sociale, fobie e abbandoni del percorso formativo (scolastico e universitario) o del lavoro, ansia e attacchi di panico, dipendenze o abuso di alcol e droghe, depressione, autosabotaggio del proprio corpo e delle proprie potenzialità, disturbi o disordini del comportamento alimentare, difficoltà affettive e relazionali, espressioni di un’impasse o di un blocco evolutivo.
Quando non è il ragazzo a chiedere aiuto direttamente, e’ comunque importante cogliere la valenza comunicativa dei comportamenti, unico modo forse in quel momento per esprimere una difficoltà o una sofferenza.
Una valutazione-consultazione psicologica tiene in considerazione i diversi comportamenti e aspetti all’interno del funzionamento globale della personalità, della propria storia, del contesto in cui vengono vissuti e della specificità del momento evolutivo.
Sei un adolescente, stai attraversando un periodo difficile e vuoi un aiuto? Sei un genitore e vedi nei comportamenti di tuo figlio il segnale di un disagio?
E’ possibile contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza
347.0045494 (Dott.ssa Valentina Miot, Referente Area Adolescenti e Giovani Adulti)
E’ inoltre possibile consultare la pagina dei contatti.