Non è facile determinare le cause di questi disturbi, la letteratura del settore evidenzia numerosi fattori di rischio potenziali: i fattori di rischio non sono fattori causali o determinanti la malattia, ma fattori che incrementano il rischio di svilupparla.
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Fattori di rischio generali
- sesso femminile: le donne subiscono maggiormente la pressione sociale verso la magrezza e quindi sono maggiormente indotte a fare le diete, che aumentano di otto volte il rischio di sviluppare un disturbo alimentare
- adolescenza e prima età adulta: quando l’identità non è ancora ben definita, le situazioni stressanti minacciano il senso di autocontrollo e la dieta diventa un modo per riacquistarlo. Inoltre, soprattutto nell’anoressia nervosa, l’assunzione di caratteristiche fisiche prepuberali, può costituire un nido sicuro che protegge dalle sfide dell’adolescenza
- vivere in una società occidentale: le società occidentali enfatizzano la magrezza con molti preconcetti sull’obesità, vissuta come una mancanza di volontà e non come una malattia
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Fattori di rischio individuali
Caratteristiche presenti all’interno della famiglia
- presenza del disturbo alimentare all’interno della famiglia
- depressione
- alcolismo
- tratti ossessivi o perfezionistici
- obesità
Esperienze prima dello sviluppo del disturbo alimentare
- complicazioni prenatali o perinatali (comprese nascite premature )
- interazioni familiari problematiche che possono favorire il disturbo, ma soprattutto agire nel mantenimento del disturbo stesso (eccessiva protezione che scoraggia l’autonomia)
- abusi sessuali
- esperienze di derisione per il peso
- lavori, sport, o attività che incoraggiano la magrezza (modelle, ballerine, ginnaste, fondiste)
Caratteristiche individuali
- obesità: la predisposizione all’obesità, in un ambiente culturale che enfatizza la magrezza, può favorire l’eccessiva preoccupazione per il peso e per la forma del corpo e incoraggiare la dieta ferrea.
- problemi alimentari nella prima infanzia: i conflitti alimentari, le discussioni sul mangiare e un’atmosfera non piacevole durante i pasti si associano allo sviluppo di Anoressia Nervosa.
- tratti di personalità: necessità generale di autocontrollo, perfezionismo, bassa autostima e pensiero tutto-nulla. Un altro tratto presente, soprattutto quando ci sono abbuffate e comportamenti di compenso, è la difficoltà di tollerare e gestire le emozioni, che sono spesse eccessive o coartate.
- disturbi d’ansia, anche pregressi rispetto all’insorgenza del DCA
- problemi interpersonali: lutti non risolti, dispute con amici o parenti, difficoltà a formare o mantenere rapporti, problemi inerenti alle fasi di transizione della vita (es. separazioni dalla famiglia per motivi di studio, lavoro, matrimonio) possono contribuire allo sviluppo del problema alimentare. I sintomi dei disturbi alimentari spesso portano con sé un messaggio interpersonale o hanno una funzione interpersonale, cioè possono essere un modo per chiedere aiuto o esprimere rabbia
Comportamenti
- dieta: le diete sono uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione
Se pensi di avere un disturbo del comportamento alimentare e desideri ricevere una consulenza da uno dei nostri specialisti, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza
339.7777811 (Dott.ssa Maria Grazia Galimberti, Referente Disturbi del Comportamento Alimentare)
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