I Disturbi dell’Alimentazione sono definiti come persistenti disturbi del comportamento alimentare e/o di comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano la salute fisica e il funzionamento psicosociale. Chi soffre di Disturbi dell’Alimentazione giudica il proprio valore in termini di peso e di forma corporea e sulla capacità di controllo dell’alimentazione.
I Disturbi dell’Alimentazione sono disturbi psichiatrici che coinvolgono il corpo anche in termini di complicanze mediche; tanto le restrizioni dietetiche quanto e i comportamenti di compenso (per esempio il vomito) possono condurre a problematiche che, se non adeguatamente trattate, possono costituire un fattore di rischio per la salute e per la vita stessa.
L’intervento adeguato per queste complesse problematiche è di tipo multidisciplinare e si fonda sulla collaborazione di diverse figure professionali: il medico psichiatra, il medico internista, lo specialista nutrizionista e lo psicoterapeuta esperto in materia.
I Disturbi alimentari sono:
Disturbo dell’alimentazione NAS
La prospettiva transdiagnostica
Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbo dell’Alimentazione NAS condividono lo stesso nucleo psicopatologico, cioè l’eccessiva valutazione del peso e della forma corporea. Questa è definita come la tendenza a giudicare il proprio valore in modo predominante o esclusivo in termini di peso e di forma del corpo.
Una persona ha un Disturbo del Comportamento Alimentare se sono presenti le tre seguenti caratteristiche:
- Anomalie del comportamento alimentare e/o di comportamenti di controllo del peso persistenti (es. tre mesi)
- Eccessiva valutazione del peso e/o della forma del corpo e/o del controllo dell’alimentazione( es. pesare ripetutamente il cibo, contare calorie)
- Danni alla salute fisica e al funzionamento psicosociale causati dalle anomalie del comportamento alimentare, del controllo dell’alimentazione e dall’eccessiva valutazione del peso e delle forme del corpo
L’espressione più caratteristica dell’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo è l’estrema preoccupazione per il peso: le persone con DCA, infatti, tendono a pesarsi frequentemente preoccupandosi per le minime variazioni di peso o evitano totalmente di pesarsi mantenendo la loro preoccupazione. Un’altra espressione del problema è la preoccupazione per la forma del corpo, che spiega i continui controlli del corpo allo specchio, la misurazione di alcune parti del corpo (es. delle cosce), il confronto del proprio corpo con quello di altre persone. A volte l’eccessiva valutazione si esaspera fino ad un vero e proprio disprezzo verso il proprio corpo e viene espressa evitando di guardarsi o di esporre parti del corpo alla vista degli altri.
L’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo spiega i comportamenti finalizzati al controllo delle calorie ingerite come a la dieta ferrea, l’attività fisica eccessiva, il vomito , l’uso dei diuretici e dei lassativi.
Sintomi di depressione e di ansia sono spesso presenti in soggetti con DCA: le caratteristiche depressive si osservano con maggior frequenza nelle persone con episodi di abbuffate, mentre quelle ansiose sono più comuni nelle persone che tendono alle forti restrizioni alimentari.
Comuni sono anche taluni tratti di personalità come il perfezionismo e la bassa autostima e il pensiero tutto-nulla.
Come trattiamo i Disturbi del Comportamento Alimentare
Se pensi di avere un disturbo del comportamento alimentare e desideri ricevere una consulenza da uno dei nostri specialisti, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza
039.9416276 (Segreteria)
339.7777811 (Dott.ssa Maria Grazia Galimberti, Referente Disturbi del Comportamento Alimentare)
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