La scuola, per i bambini e i ragazzi, non è solo un luogo dove imparano nozioni, ma anche un luogo dove crescono, si misurano con il mondo circostante, costruiscono la propria identità ed autostima.
Il basso rendimento, la svogliatezza, la distrazione, fino a qualche anno fa, venivano considerati come pigrizia, scarso impegno e l’alunno era costantemente sgridato e punito.
Le ultime acquisizione scientifiche, invece, hanno dimostrato come molte volte si tratti di veri e propri Disturbi di Apprendimento.
In questo caso, la diagnosi assume un ruolo decisivo per sbloccare le potenzialità e le capacità di questi bambini, per intervenire in modo efficace, rafforzare l’autostima ed ostacolare le problematiche emotive connesse a queste situazioni.
Con il termine disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ci si riferisce ad un gruppo di disturbi consistenti in significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di lettura, scrittura e matematica. Ogni disturbo specifico può presentarsi in isolamento (raramente) o in associazione (più tipicamente) ad altri disturbi specifici ed è un problema di natura neurobiologica. Il bambino con DSA nella scuola primaria si trova precocemente ad affrontare una situazione di forte disagio: mentre i compagni di classe imparano rapidamente e con facilità a leggere e a scrivere, continua ad avere difficoltà insormontabili, continua a rifare gli stessi errori banali, è lento. Se il problema non viene riconosciuto, il disagio si trascinerà fino alla Scuola Secondaria e per tutto il percorso scolastico. Queste difficoltà per lui stesso e per gli adulti non trovano ragione, dato che di solito appare come un bambino normale che nel gioco e in altre attività mostra intelligenza e partecipazione. Quasi inevitabilmente l’insuccesso nell’apprendimento di alcune attività elementari porta a vissuti di sfiducia, al calo dell’autostima, alla convinzione di essere poco intelligenti oppure di essere incapaci, o pigri e svogliati. Da un lato il bambino può presentare un comportamento chiuso in sé stesso, evita il confronto, cerca di nascondersi (per es. vuole stare nell’ultimo banco), parla poco; dall’altro lato può presentare sentimenti di rabbia che portano a comportamenti disturbanti, talora opposizione e aggressività, diventando un problema nella classe. Ricordiamo inoltre che spesso i ragazzi con DSA sono vittime di fenomeni di bullismo, mentre più raramente possono essi stessi assumere comportamenti da bullo come rivalsa per le frustrazioni subite. Bisogna evitare che queste reazioni alimentino un circolo vizioso in cui le conseguenze psicologiche del disturbo aggravano la posizione del ragazzo nella classe, determinando sempre maggiore emarginazione.
Cosa vuol dire?
DISTURBI SPECIFICI – Disturbi che sono circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili all’apprendimento: cioè quelli che normalmente vengono chiamati automatismi (decodifica, associazione fonema–grafema, …)
DISTURBI EVOLUTIVI – Disturbi che si manifestano in età evolutiva e il deficit riguarda lo sviluppo di abilità mai acquisite e non perse a causa di eventi traumatici (si parla quindi di Dislessia Evolutiva,…)
CAPACITÀ COGNITIVE ADEGUATE – Vuol dire che il bambino è intelligente.
Cosa NON sono i disturbi dell’apprendimento?
NON sono UNA MALATTIA
NON sono conseguenza di UN BLOCCO PSICOLOGICO
NON sono conseguenza di UN ERRORE EDUCATIVO
NON sono conseguenza di UN BLOCCO RELAZIONALE
NON sono dovuti a DEFICIT DI INTELLIGENZA
NON sono dovuti a DEFICIT SENSORIALI
Invece SONO caratteristiche neurobiologiche …
Finalmente i genitori possono essere certi di non avere responsabilità (cioè il problema non è causato da genitori ansiosi o troppo esigenti o iperprotettivi). Inoltre, se vostro figlio ha qualche difficoltà scolastica non dipende necessariamente da una insegnante non competente.
Quali sono i segnali?
Le difficoltà di apprendimento e i disturbi correlati si manifestano differentemente a seconda dell’età e del grado di scolarizzazione del piccolo. Oltre agli errori tipici, alla lentezza e difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo, ecco quali sono alcuni segnali da non sottovalutare:
Se vostro figlio viene descritto dagli insegnanti così:
-è troppo frettoloso o lento;
-è intelligente ma svogliato, è distratto, non si impegna
abbastanza;
–dimentica di portare a scuola il materiale necessario;
-si rifiuta di leggere o di scrivere;
-mentre legge o scrive si muove continuamente sulla sedia, si avvicina/allontana dal libro;
-chiede spesso di andare in bagno o di uscire;
-dice spesso di essere stanco;
-è incostante ed ha risultati scolastici altalenanti;
-evita di copiare dalla lavagna o non fa in tempo a finire;
-ha bisogno di continui incoraggiamenti.
Se anche voi genitori vi rendete conto che:
– è intelligente, creativo, ma i risultati scolastici sono scadenti o altalenanti (cioè alcuni giorni va meglio di altri), c’è una discrepanza tra la sua intelligenza e l’apprendimento di lettura, scrittura, calcolo
– si stanca facilmente nei compiti scolastici
– è disorganizzato nelle sue attività
– si sente in ansia
– si distrae facilmente
– si muove continuamente
– si arrende di fronte ad un compito
– ha scarsa autostima
Cosa fare come primo step?
– informarsi meglio e cercare di capire bene il problema
– chiedere notizie più approfondite agli insegnanti;
– osservarlo con più attenzione;
– cercare di porsi in un’ottica collaborativa con gli insegnanti
– cercare aiuto;
– non vergognarsi perché il DSA è un disturbo abbastanza comune;
– essere convinti che avere un DSA non impedirà di affermarsi nella vita.
…tenendo comunque presente che non tutti i bambini che manifestano un disagio e/o uno scarso rendimento scolastico hanno un DSA, ma potrebbero essere invece vittima di:
–fattori interni (motivazione, stato d’animo, distraibilità sociale, emotività,…)
–fattori esterni (ambiente, problematiche familiari, …)
–deficit sensoriali
In questi casi NON si può parlare di DSA, ma di DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
Puoi trovare ulteriori approfondimenti sui singoli disturbi dell’apprendimento nei link specifici del nostro sito:
Come trattiamo i Disturbi dell’Apprendimento
La Certificazione riconosciuta da scuole e ASL dei Disturbi dell’Apprendimento: come fare
Se vuoi avere una consulenza da parte di uno specialista in merito alla diagnosi ed il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza
339.2228116 (Dott.ssa Edy Salvan, Referente Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
E’ inoltre possibile consultare la pagina dei contatti.